201612.12
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Il Consiglio di Stato con sentenza n. 4538 del 28 ottobre 2016 ha confermato quanto statuito dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia secondo cui, la mancata dimostrazione della titolarità delle aree sulle quali realizzare l’impianto, anche attraverso un contratto preliminare valido, deve essere fornita dal proponente che, ai sensi del comma 4 bis dell’art. 12 del D.lgs. 29 dicembre 2004, n. 387, deve dimostrare «[…] nel corso del procedimento, e comunque prima dell’autorizzazione, la disponibilità del suolo su cui realizzare l’impianto», e che esso «[…] deve ritenersi pacificamente applicabile, in forza della disposizione interpretativa di cui all’art. 65, comma 5, del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge con legge 24 marzo 2012, n. 27, anche alla realizzazione di impianti fotovoltaici».

Su tale ultimo aspetto, il Giudici del Supremo Collegio hanno osservato che il citato art. 65, comma 5, del d.l. 24 gennaio 2012, n.1, con norma di (bene o male) intesa interpretazione autentica ha disposto che «Il comma 4-bis dell’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, introdotto dall’articolo 27, comma 42, della legge 23 luglio 2009, n. 99, deve intendersi riferito esclusivamente alla realizzazione di impianti alimentati a biomasse situati in aree classificate come zone agricole dagli strumenti urbanistici comunali».

In altri termini, proseguono i Giudici, se poteva ammettersi che la disponibilità dell’area (ossia non necessariamente la proprietà ma comunque un titolo idoneo al suo utilizzo) potesse comunque intervenire nel corso del procedimento, la disposizione suddetta ha escluso tale “favor” per gli impianti fotovoltaici.

Conferma della bontà di tale interpretazione trova, per altro, conferma anche nell’art. 13.1, lett. c), delle linee guida per  l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, emanate con D.M. 10 settembre 2010 che individua tra i contenuti (o condizioni) minimi dell’istanza di autorizzazione unica proprio la disponibilità dell’area sulla quale realizzare l’impianto e le opere connesse.

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