201309.16
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Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4473/2013 è tornato a ribadire che i termini per il rilascio dell’Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs. 387/2003 per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili sono perentori e, pertanto, la Pubblica Amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento mediante l’adozione di un provvedimento espresso.

In particolare, il Consiglio di Stato ha avuto modo di precisare che la Pubblica Amministrazione, ai sensi della L. 241/90, ha il dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso. Tale obbligo va letto unitamente a quanto stabilito dal D. Lgs. 387/2003 per il quale il termine massimo per la conclusione del procedimento non può essere superiore ai 180 giorni (si ricorda che con il D. Lgs. 28/2011 il temine  non è più di 180 giorni ma di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di avvio del procedimento), e a al fine la conferenza di servizi deve essere convocata entro 30 giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione. Per tale ragione il temine non può tollerare sospensioni di sorta.

infine, i Giudice hanno precisato, ulteriormente, che il temine massimo dalla presentazione della richiesta, oltre ad essere perentorio, risponde ad evidenti finalità di semplificazione ed accellerazione, produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia.

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